Il suo punto di vista:
E’ molto difficile da spiegare a parole. E’ una fantasia molto comune quella di condividere la propria donna, una forma masochistica, l’orgoglio di avere una donna desiderata, l’emozione di una trasgressione forte. Chi pensa che sia dovuto alla mancanza di gelosia si sbaglia, e molto! Vederla godere con un altro, pensare che lui sia meglio di te, che la faccia godere di più, la paura di scoprire di non essere poi così adeguato per la propria donna. E’ un pugno nello stomaco, una sensazione terribile! Eppure nello stesso momento condividi il suo piacere, il suo perdere freni inibitori, e lasciarsi andare a un piacere intenso e selvaggio.
Però tu, amore mio, quando mi cerchi con quello sguardo colmo di piacere, pretendendo giustamente che ti stia vicino, che ti coccoli, che ti dia tutta la mia tenerezza, quella tenerezza che chi ti sta sbattendo non ti dà, tu amore mio mi sciogli il cuore.
La Cavia
La gelosia è quasi sempre un rituale sessuale…
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La gelosia è stata inventata dagli uomini (quando si è passati dalla società matriarcale a quella patriarcale) ma è stata perfezionata dalle donne
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Gelosia e possessività non sono proprio assimilabili però
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La possessività e’ proprio il contrario.E’ quando si dice o mio o di nessuno.
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Cheapeau alla Cavia!
Condivido 😉
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🙂
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Possessività e’ il contrario di gelosia. E’ quando si dice o mio o di nessuno e si ammazza il partner che in realtà NON si ama
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Il punto di vista della tua amata Cavia mi ha ricordato di una riflessione di Catherine Millett. Lei, come forse sai già, è una famosa critica d’arte francese che alcuni anni fa ha suscitato scalpore nel suo paese quando (superati i cinquanta) ha deciso di rivelare in un libro in modo aperto e dettagliato tutte le “avventure” sessuali che aveva praticato(e pratica ancora) insieme al marito
fin dai primi anni del loro fidanzamento.
Ebbene, la Millet sostiene che per tante ragioni (sociali, morali, a volte semplicemente banali ragioni pratiche) non tutte le coppie sono capaci di vivere la propria sessualità senza limitazioni evitando nello stesso tempo di “scalfire”(non mi viene un altro termine) la propria intimità,quella che la Cavia ha chiamato tenerezza.
– Giuseppe
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Ciao Giuseppe. Il libro l’ho letto ormai una decina di anni fa, in tempo non sospetti. Purtroppo è rimasto a casa del mio ex
Non ricordavo che il marito fosse complice delle sue peripezie!
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“…Non ricordavo che il marito fosse complice delle sue peripezie!”__Ancora meglio: all’epoca in Francia, dopo il libro, la coppia pubblicò anche un book-fotografico con le immagini intime che il marito aveva scattato nel corso degli anni.
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Perfetto!
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…eh, questa idea di diventare cornuta e di essere finalmente una cuckquean mi intrippa troppo.
Il problema è la controparte…. (il masochismo ricercato e attuato è il migliore dei dolori).
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Qual è il problema con la controparte?
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I Dom con cui ho desiderato questa dinamica, non erano interessati a ciò con la scusa del “con il c*** che ti accontento”. Attualmente sto esplorando lidi differenti, ma non demordo 😉
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Peccato, poteva essere una dinamica interessante!
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Magari era solo mancato il feeling?
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Desideri inconfessabili? A me è capitato piu volte immaginarla in una selva di uomini, e a volte voler guardare, sia inorridito dal pensiero che intrigato. Piacere di constatare che non sono l’unico!
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Ce ne son parecchi 😉
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…per poi scoprire che anche a lei intrigava pensare a me circondato da donne, e lei cuckqueen in trepidante visione. Questa non me l’aspettavo proprio!
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Questa è già una cosa più rara, sei fortunato 😉
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